LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di Adielle
La distanza dagli occhi

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento; il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso, all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ]. Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]

"A un mio amico ha guardato una stella nel cielo 

gli ha cambiato il colore degli occhi"

l' evanescenza onirica

o quell' attimo di coscienza nei sogni

che c' hai l' acqua che ci tocchi e non ci tocchi

vivere è un dono che c' ha dato il cielo

la distanza dagli occhi

gli dei hanno smesso d' impicciarsi dei fatti nostri

quando siamo caduti così in basso

da vederli utili come facciamo con gli uomini

per i nostri fini che conoscono ogni mezzo

ne sanno una più del diavolo.

Il dio che ci facciamo per farci coraggio 

non può essere lo stesso che ci fa prigionieri

per pagare il riscatto ci berremo a lungo la condizione di schiavi.

Ma da soli chi pregheremmo nelle lande desolate?

Nella solitudine di alcove senza ventri?

Queste gabbie dorate stanno perdendo lo smalto

denti di un tossico

ruggine che glorifica il divano

non basteranno i guaritori africani con le loro iene al guinsaglio

per ricordarci i versi delle canzoni

che sembravano delle cazzate a Franco Battiato

quando gli vennero di colpo

ii ii ma quando si trattava di parlare aspettavamo sempre con piacere

come stasera, ultimi a dirsi ancora addio.

Dirci cose che non stanno nè in cielo nè in terra

ma in uno spazio obliquo che attraversa tutto

e  crea nuove possibilità per conoscersi.

Esercitare potere sui propri sogni

perchè i desideri non invecchino quasi mai con l' età

guardare oltre i confini degli occhi

per immaginare un' altra realtà da vegliare.

Chiudere gli occhi, aprire gli occhi contagiosi

succhiata la linfa dalle radici del pensiero

scoprire il segreto della vita da un' onda d' energie che va e viene

la malinconia di dover essere mortali

perchè tutto continui 

ci sopravviva.

Tu immagina cosa sembrano a me queste cose che scrivo

anche se servono solo a scaricare a terra certe scosse

adempione perfettamente alla loro funzione di vene.

Up patriots to arms, armiamoci e partite.

Resto a sognare ancora un po' tra le mie grinfie

fumando un' altra sigaretta.

Perchè i lupi non smettono di ululare

prima di aver dato un nome alla Luna.

Ridi con me, perchè sto ridendo

prendiamoci un po' in giro senza farci del male

con la saggezza dei cani che nascondono gli ossi in cortile

o come le Balinesi nei giorni di festa.

Che si arrenda la mia anima alla tua

che differenza vuoi che faccia se stiamo tornando all' uno?

Ci si abitua alle parole come alle carezze di un padrone.

E poi non se ne può fare più a meno

allora che ci raccontino di rivoluzioni

diventa essenziale perchè si conservi la voglia di essere liberi.

A che servono i poeti?

Con tutto che fuori c' è la guerra e io non sono nessuno

che si muoia d' amore è un fatto compiuto.

A briglia sciolta, alla velocità del pensiero, al ritmo della musica

balliamo i nostri giorni che rimangono aggrappati alla vita.

Like a rolling stone e Apriti Sesamo fino a deriva di una deriva.

 

 

 

 

 

Nessun commento

Leggi l'informativa riguardo al trattamento dei dati personali
(D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e succ. mod.) »
Acconsento Non acconsento
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.
Nominativo (obbligatorio):
Posta elettronica (obbligatoria):
Inserendo la tua posta elettronica verrà data la possibilità all'autore del testo commentato di risponderti.

Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).
Il tuo indirizzo Ip sarà memorizzato, in caso di utilizzo indebito di questo servizio potrà essere messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.